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Scoperta Atlantide grazie a Google Ocean

di elena.ventilati 23 febbraio 2009

Google ha rilasciato da poche settimane in versione definitiva un nuovo software chiamato Google Ocean. Quest’ultimo permette di guardare in 3D il fondale marino.
Come si poteva immaginare è stato subito preso d’assalto dalle persone che si divertono nel trovare figure o simboli strani sulla superficie terrestre. Infatti con Google Earth esistono vere e proprie collezioni di immagini della crosta terrestre che lasciano molte perplessità sulla loro origine (vedi foto).

google_strange

Bernie Banford, ingegnere aereonautico britannico, stava guardando in direzione delle Canarie con Google Ocean quando ha scoperto dei segni di forma perfettamente rettangolare sul fondo dell’oceano per un’ area di estensione non più grande a quella del Galles.
Ha subito avvisato uno dei giornali più importanti, il Sun, per riferirgli della notizia e attribuirsi anche l’eventuale merito. Il Sun ha contattato Google per chiedere conferma dell’ipotesi di Bernie ma…Google ha dichiarato fermamente che si tratta di segni lasciati dal passaggio di navi mentre veniva fotografato il fondale con dei sonar. Purtroppo il mito di Atlantide resta ancora un mito e i sogni di Bernie sono svaniti nel giro di una giornata.
La cosa che lascia ancora perplessità è la posizione del ritrovamento: 31° 15′ 15.53″N e 24° 15′ 30.53″W, a circa mille chilometri dalla costa africana, a 5,5 km di profondità  ovvero proprio oltre le colonne d’Ercole, come scrisse anche Platone nel suo manoscritto.
Che Sia in realtà Atlantide ma che non lo si voglia far sapere alla gente?

atlantide_google_ocean

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Una replica a “Scoperta Atlantide grazie a Google Ocean”

  1. PETER ha detto:

    …e perchè le navi oceanografiche farebbero un QUADRATO GRANDE COME IL GALLES COSI’ PRECISO e proprio in QUELLA ZONA ? E non in altre zone dell’Oceano ?
    Ai posteri l’ardua sentenza…